Titolo Originale: Deadpool
Regista: Tim Miller
Genere: Azione, avventura, commedia, fantascienza, thriller
Durata: 108 minuti
Paese di produzione: Stati Uniti d’America
Casa di produzione: 20th Century Fox, Marvel Entertainment, TSG Entertainment, The Donners’ Company
Distribuzione italiana: 20th Cenury Fox
Lingua Originale: Inglese
Immaginiamo un film sulle orme di Iron Man, ma con la coglionaggine amplificata alla massima potenza: ecco che esce come risultato Deadpool. Un concentrato di ignoranza, violenza e volgarità allo stato puro che messe insieme danno come risultato l’esatto opposto dell’eroe ideale che ognuno immagina. Vi ricordate Captain America o Superman? Uomini con saldi principi morali e che mettono il bene comune come obiettivo principale e scopo di vita. Deadpool è l’esatto opposto, lui non ha quasi niente in comune con loro. Anzi, il suo obiettivo non è difendere qualcuno, ma una caccia all’uomo che ha come unico scopo la vendetta. Ma partiamo con la trama.
Wade Wilson, ex soldato delle forze speciali, è un mercenario che si guadagna da vivere con qualche lavoretto qua e là. La sua vita non è poi così brutta: i soldi per tirare avanti non gli mancano, ha una ragazza spaziale e si deve sposare. Ma ad un certo punto la sua vita cambia radicalmente. Gli vengono diagnosticati vari tumori, una situazione veramente di merda. Al 99% non potrebbe sopravvivere. Una sera incontra una persona nel suo solito bar che lo cerca. Gli dice che può offrirgli un’opportunità. La possibilità di diventare qualcosa di speciale e unico. Wade abbandona tutto per rincorrere questo sogno, ma non è oro tutto ciò che luccica. Il resto è da scoprire guardando il film.
Bene, ora parliamone con sincerità e senza troppi buonismi. Il film dal punto di vista della trama non è niente di speciale, molto piatta. Le poche cose degne di nota del film è il collegamento con gli X-Men (fa parte di quell’universo). Per il resto la trama non mi ha fatto impazzire. La cosa che però ha catturato veramente la mia attenzione è stata la quasi totale assenza della quarta parete. Moltissime volte nel film lui inizia a parlare con lo spettatore mentre la scena in cui è calato si blocca. Quasi sempre lo fa per raccontare il suo passato (come era la sua vita prima e come è diventato supereroe; le uniche cose che rendono la trama dinamica).
Ma che personaggio è Wade/Deadpool? Sicuramente non è il solito eroe come ho già detto prima. Ryan Reynolds è tutt’altro. Il suo unico scopo è quello di vendicarsi per il torto subito e farà di tutto per placare la sua vendetta. Nemmeno Colosso (insegnante della scuola del Dottor X) riesce a distoglierlo dal suo obiettivo. Violento (comprensibile, visto il suo passato) e volgare, possiamo definirlo l’eroe più bizzarro di tutti. Non risparmia battute con doppi sensi oppure con sensi molto espliciti. La galanteria non è certamente il suo punto forte.
Come può quindi un film con un personaggio così scurrile, con una violenza così esplicita e con una trama che può essere abbastanza piatta piacere così tanto? Dobbiamo dire che,come la stragrande maggioranza di film Marvel, i dettagli sono stati curati minuziosamente soprattutto nelle scende dinamiche e di combattimento. La rottura della quarta parete poi rende più coinvolgente il “rapporto” protagonista-spettatore, cosa che qui è riuscita bene. Le battute sono pungenti e quasi mai buttate lì a caso. La cosa che però è stata più azzeccata di tutte è sicuramente il comparto musicale. Si adatta perfettamente al film che ha bisogno di sottofondi energici.
Conclusioni. Il film è simpatico, ma alcune parti vanno riviste e migliorate (la trama per esempio). Il film ha incassato un totale di 782.612.155 dollari. Visto il successo generale, è già prono un sequel che uscirà nel 2018 (qui il trailer).
VOTO: 6 ½ / 7-. Non è male per il suo genere, ma ci vogliono assolutamente miglioramenti strutturali.
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