Quanto è difficile avere 25 anni

La vita è dannatamente difficile per chi ha tra i 20 e i 29 anni. Sei bombardato di input, informazioni, stili di vita, emozioni, amori, odi e amicizie. Per non contare i cosiddetti imprevisti della vita, ve ne cito solo alcuni.

Genitori inaffidabili che ti portano ad accelerare la tua crescita ma che inevitabilmente ti farà lasciare indietro altro. Oppure genitori troppo oppressivi, che non ti fanno respirare e ti privano (inconsapevolmente) dell’ossigeno.

Un guaio di salute. Non parlo del raffreddore, ma di quei guai che ti costringono a cambiare stile di vita. E quindi devi nuovamente riadattarti velocemente, perché la vita non aspetta e se non corri con lei resti indietro.

Per chi studia c’è l’università. Quel complesso sistema di esami e crediti che ti permette di avere “in mano” un oggetto molto particolare: leggero come un pezzo di carta ma pesante come un macigno (a seconda dei corsi, ma comunque ognuno pesante a modo proprio). Per chi non studia? C’è il capo che ti assilla, ci sono le scadenze da portare a termine, ci sono i clienti che giustamente vogliono attenzione.

Come nella corsa, devi avere fiato e devi essere allenato ma soprattutto devi avere una grande forza di volontà per evitare che tutto ti crolli addosso.

Ci ho messo un mese per analizzare tutto il mio 2023, e questo è già indicativo di come io sia posizionato rispetto alla vita. Ho scoperto di avere un ginocchio mal funzionante, che non mi permette di fare tante cose che vorrei fare (provare lo sci, tanto per dirne una). Non posso fare attività fisica come vorrei, ma posso solo fare un po’ di bici o nuotare.

Ho compreso che se voglio davvero essere libero devo iniziare a guadagnarmi da vivere da solo, perché ormai ho raggiunto un’età dove non posso più contare sui miei genitori e quindi ho iniziato a lavorare con molta più costanza. Ho deciso di fare un grosso salto, aprendo una mia partita IVA e proponendomi alle aziende come professionista di servizi foto e video, ma cavolo quanto è stato difficile fare questo salto. Anzi, per la verità mi sento ancora in volo e non sono atterrato. Quando ti fai pagare per un servizio, non è ammesso sbagliare (e ci mancherebbe altro). Tuttavia è anche vero che se non cadi e non ti fai male, non impari dai tuoi errori. Devi iniziare a conoscerti meglio, a dare valore a quello che fai e solo così sai quanto il tuo lavoro vale per il cliente.

Gli esami sono andati malissimo. O meglio, sono andati bene ma sono stati pochi. Troppo pochi, e troppa gente che ti chiede a che punto sei, come mai sei ancora fuori corso e la tachicardia parte il battito aumenta e ti viene il sangue agli occhi.

Sia chiaro, al netto delle mie esperienze personali questo ragionamento si può applicare a tutti. La vita dai 20 ai 29 anni è maledettamente difficile, ma proprio tanto

Se ci rifletto, c’è una canzone che riassume bene questo anno. E con questa vi saluto (ormai uso il mio blog solo per sfogarmi)

Di dieci cose fatte
Te n’è riuscita mezza

Ragazzo fortunato, Jovanotti

P.S. Ho volutamente messo una foto senza contesto come immagine di copertina

 

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