ACAB – Solo un film?

L’altra sera mi è capitato di rivedere un film che mi ha fatto molto riflettere: “ACAB-All Cops Are Bastards“. Racconta la vita dei membri della Celere (i reparti antisommossa della Polizia per chi non lo sapesse), che sembra invulnerabili dietro a quegli scudi, ma sono esseri umani ognuno con i propri problemi e con le proprie famiglie. Attenzione però a chiamarli neo-fascisti perchè non lo sono. Servizi d’ordine allo stadio(un inferno) e durante le manifestazioni, sfratti di luoghi occupati sono i loro compiti quotidiani. Ma come si vede nel film i soldi non bastano, e quindi fanno dei piccoli extra. Il patriottismo caratterizza questi uomini, spesso portati all’uso a volte volontario della violenza, e non sempre passa inosservato. A volte finiscono sotto processo, ma è la prassi.

Cosa c’è di vero in questo film? E cosa invece può essere esagerato? Di sicuro non possiamo considerarlo solo un film, ma a tratti possiamo anche vederlo come documentario, anche abbastanza dettagliato se vogliamo dirla tutta. Racconta di una squadra di celerini in servizio a Roma e delle loro vite fuori dalla divisa: la famiglia, azioni “extra-lavorative” a volte molto sanguinose e violente. Ma racconta anche una parte della società romana, quella società di periferia molto violenta dove si annidano nuclei violenti (gruppi neo-fascisti, criminali stranieri etc..). Una trama complessa che intreccia lavoro, vita privata e società. Cast di tutto rispetto con la presenza di Pierfrancesco Favino e Marco Giallini. Però devo ammettere che certe cose sono state un po’ troppo esagerate, ma ciò non toglie un film più che buoni.

Dopo la regia di “Romanzo Criminale”, Sollima sforna un altro film degno di essere visto e rivisto, forse perchè non si tratta solo di un film, ma qualcosina di più. Ecco quindi i buoni motivi per vedere questo film:

  • ADRENALINICO : le scene di azione sono state fatte molto bene e in modo molto realistico
  • INTRECCIO : gli intrecci tra la vita privata di ciascun personaggio e il lavoro, ma anche un intreccio tra il film e fatti reali di cronaca reali (addirittura riferimenti alla Diaz)
  • RACCONTA LA REALTÀ : la realtà della Celere, e la realtà di una città come Roma.

Se dovessi dare un voto gli darei un buon 7, perchè alcune parti di sceneggiatura potevano essere scritturate meglio. Però lo consiglio assolutamente.

Un saluto a tutti

GIUSEPPE

Nella foto gli attori Pierfrancesco Favino (soprannominato nel film Cobra) e Domenico Diele (Adriano Costantini)

 

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